PADOVA E LO STEMMA DEL VENTENNIO L'attuale stemma di Padova, adottato con la deliberazione di Consiglio Comunale n.23 del 4 febbraio 2000 riprende le direttive sugli stemmi emanate dal governo fascista, del 1941. Lo stemma attuale, con nessun riferimento alla tradizione cittadina, manda in pensione l'antico simbolo, ripreso e riproposto in maniera definitiva dal Moschetti nel 1897. Nel 1897 fu interpellato dall'amministrazione civica Andrea Moschetti, allora direttore del Museo Civico, a dare forma definitiva al simbolo della città. Lo studio del Moschetti si concentrò sulle più antiche forme dello stemma di Padova - la venerabile croce rossa in campo bianco - riprendendo la forma a scudo accartocciato utilizzata sin dal XVI secolo, e riconoscibile nei monumenti storici della città. Fu reso ufficiale nel 1912. Il 10 dicembre 1944 con un decreto fu ordinata l'eliminazione del "capo littorio" dagli stemmi comunali. A Padova si preferì tornare all'antico stemma del Moschetti. Il 4 febbraio del 2000, con gran confusione, si fece passare in Consiglio Comunale uno statuto che proponeva vagamente le nuove insegne, abbandonando le attente relazioni del Moschetti e recuperando le direttive del Ventennio, in particolare, del 1941. In pratica uno stemma per Padova tutto mussoliniano. L'antico stemma del Moschetti è oramai una rarità, mentre sui documenti comunali e sulla fascia del sindaco campeggia ancora beffardo, lo stemma del Ventennio. Per maggiori informazioni, di Roberto Stoppato Badoer "L'Uroburo di Padova" ne "Storia Veneta" |
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